giovedì 21 agosto 2014

"Leggete il racconto, guardate come è vestita, guardate l'ambiente in cui è inserita e vedrete che è il quadro, non è la donna realmente esistita. Naturalmente questa non è una mistificazione, non è una frode di tipo letterario, è soltanto un gioco molto sottile che fa l'autore, cioè si tratta di una convergenza di due linee, di due linee narrative che procedono da direzioni opposte. Da un lato la volontà di recuperare qualcosa che è realmente esistito, perché una lattaia di questo tipo probabilmente è esistita, anzi, sicuramente è esistita a Coreno; dall'altro lato, però dall'età adulta arrivano le suggestioni, la consapevolezza culturale, il piacere della cultura, e - io direi - il bisogno della cultura. La cultura, il piacere estetico, la contemplazione dei quadri come necessità dell'anima, per sopravvivere in un mondo che probabilmente non è più soddisfacente."

 ( da Il critico letterario Roberto Tortora legge "Le stagioni della lattaia" )


domenica 17 agosto 2014



"Quella mattina presto, quando il vecchio prete Don Giovanni Di Siena fu svegliato all'improvviso dalla fedele perpetua Sandella non era ancora scoccata l'ora del lupo: l'ora nella quale la maggior parte della gente nasce o muore, l'ora delle paure più ancestrali, l'ora che succede immediatamente alla notte più buia e che precede l'alba, ma quando la luna non è ancora tramontata e il sole non è ancora spuntato in cielo. E di certo, quel prete di campagna, uno dei dodici che risiedevano contemporaneamente nel piccolo villaggio tra le montagne, con dodici tra chiese e cappelle, non poteva nemmeno lontanamente immaginare quello che sarebbe successo nel corso di quella giornata appena iniziata con la chiamata urgente di una estrema unzione. Cose così straordinarie e importanti che gli abitanti di Coreno avrebbero letto più di cento anni dopo solo nei libri di storia."

(da Il racconto della strage
dei soldati francesi
a Coreno
nel febbraio del 1799)


lunedì 4 agosto 2014


  • Venerdì alle ore 21.30

  • a Coreno Ausonio (Fr)

autore di "Mannasiéh!"



L’autore è nato a Pastena un paese dell’entroterra ciociaro rinomato per la presenza delle Grotte, uno tra i più importanti complessi speleologici d’Italia. Proveniente da un’umile famiglia contadina, ha studiato presso il liceo scientifico “F.Severi” di Frosinone e successivamente ha conseguito la laurea in medicina all’Università La Sapienza di Roma. Specializzato dapprima in pneumologia e successivamente in anestesia e rianimazione lavora alle dipendenze dell’Asl di Frosinone. Nell’ età giovanile ha militato nell’associazionismo cattolico ed è stato, per alcuni anni segretario della locale sezione della democrazia cristiana. Mai vicino al potere e mai succube delle gerarchie ecclesiastiche ma sempre con lo sguardo rivolto ai bisogni degli ultimi e di coloro che sono considerati perdenti. Coniugato con tre figli ha già pubblicato un saggio dal titolo “da San Francesco a che Guevara” e dal maggio 2011 è stato eletto Sindaco del Comune di Pastena.

domenica 3 agosto 2014




Salvatore M. Ruggiero intervista ENNIO CAVALLI



gran bella manifestazione!

Grazie di cuore a tutti i presenti, numerosi, come al solito, e a chi voleva venire ma non ha potuto!
Grazie a Ennio Cavalli, Giuseppe Napolitano, Valeria Parente, Margherita de La Libreria Di Margherita, Wu Wey Ja, Vincenza Fava, Gaetano Ruggiero, Gianfranco Onairda, Quirino Giuseppe e Angelo Di Bello!

Grazie a tutti gli amici di Fb che ho visto in platea, Antonio Di Vito, Belmonte Angelo, Romina D'Aniello, Filippo D'Alexandro, Francesco Lavalle, Amerigo Iannacone e la moglie, Mariano Coreno, Patrizia De Magistris, Maria Costanzo, Grazia Parente, Basilio Pierini, Bianca Maria Viccarone, Filippo Di Siena, Basilio Pierini, Marcello Stavole, Di Vito Gaetano e gli tutti gli altri che non ricordo!



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