Io sono uno scrittore "indie".
Gli scrittori "Indie" sono scrittori indipendenti, scrittori, cioè, che non dipendono dalle case editrici (piccole/medie/grandi) ma agiscono autonomamente, pubblicando personalmente le loro opere.
Intendiamoci! Non mi dispiacerebbe che una casa editrice mainstream, e magari nota, pubblicasse i miei libri, ma non ho tempo né voglia di cercarla e pure se la trovassi non è detto che sarebbe disposta a pubblicarmi a sue spese. Anche molte piccole case editrici pubblicano i libri di autori sconosciuti o poco noti solo a pagamento, chiedendo un minimo di copie da stampare e un tot per copia. Questo lo sanno tutti, pure le pietre. E' un po' come chiedere referenze a uno in cerca di prima occupazione: non le ha perché non ha mai lavorato e senza referenze non lavorerà mai. Sic! A meno che non si imbatta in qualcuno che crede in lui e punti su di lui. Ma è cosa rara.
Gli scrittori "Indie" sono scrittori che non dispongono di editors che, oltre a correggere i testi, spesso scrivono totalmente i libri che i sedicenti scrittori, di fama ormai acquisita, poi firmano. Gli scrittori "Indie" sono scrittori che non dispongono di impaginatori e copertinisti di professione e, quindi, fanno tutto da soli. Curano da soli la veste grafica delle loro opere. Ma gli scrittori "Indie" sono scrittori diversi dai cd "A.a.s.p." (Autori a spese proprie) perché non pagano una lira a nessuno per farsi pubblicare: io ho pubblicato tutti i miei libri (finora una settantina) con lulu.com (uno dei maggiori editori globali on-line) e acquisto solo una copia-campione del mio libro, se il risultato mi piace e va bene do "il visto si stampi" e dalla casa editrice mettono in vendita il mio libro sulla mia vetrina-autore personale (clicca su questo link e ci vai automaticamente: http://www.lulu.com/spotlight/salvatoredotruggiero57atgmaildotcom) e sulle altre piattaforme mondiali (addirittura anche, ma non solo, su Amazon).
Gli scrittori "Indie" sono scrittori che non hanno folle osannanti di fans che li applaudono incondizionatamente, anche quando dicono o scrivono sonore stronzate. Gli scrittori "indie" sono scrittori che scrivono per passione e non per imporre il culto della propria personalità; sono scrittori che scelgono i loro argomenti in base alle loro inclinazioni e ai loro gusti personali e che, soprattutto, scrivono col cuore i loro i libri e le loro poesie. Gli scrittori "Indie" sono scrittori che non vivono di scrittura ma vivono per la scrittura; sono degli artigiani della parola scritta che nutrono la nascosta ambizione, che qualche volta si realizza e qualche volta no, di diventare dei veri artisti e, magari, di uscire dall'ombra, di diventare famosi. Mai per vantarsene. Solo per essere appagati sentendosi capiti e apprezzati.
Acquistare i libri degli autori "Indie" significa stimolarli, dargli una speranza, concedergli una piccola chance, regalare loro una piccola soddisfazione e con essa la possibilità di continuare a coltivare le loro passioni. La loro unica grande passione: quella per la parola scritta. Anche alla faccia di... Bartleby. Gli scrittori "Indie" sono scrittori sull'orlo della fama e della fame. In genere non sono ancora abbastanza noti e guadagnano poco o niente dalla loro arte. Quindi, per essere uno scrittore "Indie" ci vuole un fisico bestiale; bisogna essere forti, saper resistere alle delusioni, all'indigenza, alle critiche e alle derisioni e alle intemperie; e, per sopravvivere, succhiare il poco miele che c'è nelle piccole soddisfazioni che ogni tanto arrivano, saperle sfruttarle per ricavarne un pungolo a continuare. In genere si tratta di soddisfazioni non economiche: hai scritto un libro interessante e originale? E allora un amico ti invita per presenziare a un evento culturale, a una conferenza, a un festival o per una presentazione in libreria.
Per favore leggi bene e con attenzione lo specchietto pubblicato sopra.
Fatto? OK! Io sono uno scrittore "Indie": tu puoi diventare un lettore... "Indie" e puoi aiutarmi. Come? Ad esempio, cominciando a comprare e, soprattutto, cominciando a leggere i libri di uno scrittore "Indie", i miei libri. Si, perché a me interessa che 10 lettori leggano una sola copia comprata piuttosto che un lettore legga un mio libro su 10 copie vendute (come diceva il mio amico R.D.S.) Poi, se i miei libri ti sono piaciuti, puoi procedere a recensirli. Una delle cose che fa più piacere agli scrittori "Indie" sono le recensioni (positive) dei lettori: quelle che ci inviano privatamente oppure quelle che pubblicano sulle piattaforme di vendita; non serve scrivere delle recensioni lunghe, basta scrivere: "Il libro è molto bello e mi è piaciuto." e pubblicare sul sito. Muoverà i motori di ricerca e incentiverà altri potenziali lettori ad acquistare i nostri libri. Lo hanno già fatto e continuano a fare con grande soddisfazione centinaia di amici-lettori (virtuali e reali) che, anche vincendo qualche iniziale diffidenza, hanno "assaggiato" la mia scrittura ed hanno cominciato ad apprezzarla.
Intendo ringraziarli pubblicamente.
GRAZIE! Grazie di vero cuore a chi mi ha letto e continua a farlo. Grazie a chi comincerà a farlo.
Magari da questo Natale. 😄😄
A Natale, in Islanda, si regalano solo libri e il 25 sera si leggono tutti insieme. Si chiama Jólabókaflóð (in Islandese, letteralmente "inondazione dei libri per Natale) ed è ormai una bella tradizione. Fu introdotta durante la seconda Guerra mondiale e consiste nell'acquisto di libri tra settembre e dicembre per lo scambio di regali natalizio. Nel mese di novembre l'associazione degli editori islandesi pubblica un catalogo che viene distribuito gratuitamente denominato bókatíðindi.
A Natale metti anche tu un (mio) libro sotto al tuo albero.
smr