martedì 15 marzo 2011
L'isola di Faro e Ingmar Bergman.
A Fårö ha vissuto il regista svedese Ingmar Bergman, che visitò l’isola per la prima volta nel 1960 alla ricerca di una location per il suo film “Come in uno specchio”.
Appena Bergman attraccò a Fårö se ne innamorò perdutamente: era lì, in piedi, piegato per resistere alla tempesta, dopo una burrascosa traversata con pioggia e neve, quando capì che voleva vivere su quell’isola per il resto dei suoi giorni.
“…Prima di tutto vennero i segnali della mia intuizione: questo è il tuo paesaggio, Bergman. Corrisponde alle tue più intime idee sulle forme, le proporzioni, i colori, gli orizzonti, i suoni, i silenzi, le luci e i riflessi. Qui c’è la sicurezza….”
(I. BERGMAN, Lanterna Magica, Garzanti).
Poi vi tornò nel 1965 per le riprese di “Persona”.
Decise allora di costruire una casa con vista panoramica sul mare e di abitarvi.
A Fårö Bergman girò, oltre a Come in uno specchio, Persona (1966), La vergogna (1968), Passione (1970), alcune parti di Scene da un matrimonio (1973) e due documentari sull'isola e sui suoi abitanti: Farodokument (1969) e Farodokument (1979).
Inoltre fu lì che portò a termine il montaggio di Il flauto magico (1974) e di Fanny e Alexander (1982).
Gli amanti dei suoi film non potranno mancare alla Bergman Wekan (la settimana Bergman), un evento che negli anni scorsi ha attratto, al massimo, circa 2.000 visitatori (l’isola non è certo enorme). Questa manifestazione dura, appunto, una settimana e vede in calendario seminari, mostre, proiezioni di documenti inediti e visite guidate a quelle location utilizzate dal grande regista per i suoi capolavori.
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