Un amico su Fb mi ha iscritto (sarebbe meglio dire "precettato") ad un suo gruppo che si chiama AMICI DELL'HAIKU.
https://www.facebook.com/groups/141381589287702/?id=154354727990388
Prima non sapevo nemmeno cosa fosse un Haiku, ammetto una delle mie tante...ignoranze sesquipedali.
Adesso so almeno che si tratta di un componimento poetico giapponese composto di frasi fatte con 5+7+5 sillabe.
Oggi ne ho composto uno, il primo, tutto mio. Ci ho messo un buon quarto d'ora.
Voglio festeggiare perché che il mio fosse un vero Haiku è stato "certificato" da una mia neo-amica, vera appassionata, quindi esperta di tale disciplina. Io non ero molto sicuro, del resto la sillabazione non era il mio forte a scuola.
Con la mia solita modestia lo sottopongo alla critica o all'apprezzamento dei miei due o tre amici frequentatori e lettori di questo blog.
"Non usi la chat?
A mare non ti tuffi?
Resta a casa."
Beh! Non sarà un'opera d'arte ma, quanto meno, è simpatico.
SMR
venerdì 30 settembre 2011
mercoledì 28 settembre 2011
Pubblicato su Lulu.com il saggio sul cinema di Salvatore M.Ruggiero Bergman: IL GENIO DI UPPSALA.
Tanto tuonò che piovve, si potrebbe dire: l'avevo promesso, anzi minacciato e l'ho fatto.
Sono riuscito a produrre una edizione abbastanza buona, qualitativamente e formalmente del libro dedicato al Maestro che avevo in mente da tempo.
Il mio saggio è, strutturalmente, diviso in quattro parti distinte:
Sono riuscito a produrre una edizione abbastanza buona, qualitativamente e formalmente del libro dedicato al Maestro che avevo in mente da tempo.
Il mio saggio è, strutturalmente, diviso in quattro parti distinte:
- la prima parte è composta da una Presentazione e dai tre capitoli. In essa l'autore traccia i presupposti e le linee guida del suo saggio e tratta delle influenze culturali, drammaturgiche e filosofiche sulla cinematografia di Ingmar Bergman dei suoi tre grandi predecessori scandinavi, riconosciute pubblicamente dallo stesso Maestro: August Strindberg, Soren Kirkegaard ed Henrik Ibsen;
- la seconda è composta da undici capitoli: dal quarto al quattordicesimo. In essa l'autore fornisce, per ognuna delle undici opere che ha ritenuto le più importanti del regista - tutti capolavori indiscussi e indiscutibili - un'analisi filmica composta da un prologo, da una sinossi, da una recensione e da una conclusione, corredate da aneddoti e citazioni autografe del Maestro. Le 11 opere sono: Monica e il desiderio, Il settimo sigillo, Il posto delle fragole, La fontana della vergine, Come in uno specchio, Luci d'inverno, Il silenzio, Persona, La vergogna, Sussurri e grida, Fanny e Alexander;
- la terza è composta da una Appendice dedicata ad una discussione a tre voci sulla sessualità nel cinema del Maestro;
- la quarta ed ultima, è composta: dai commenti rilasciati dai colleghi registi; dalla filmografia completa (comprendente sia i film girati espressamente per il cinema, che i film girati per la TV e poi distribuiti anche nelle sale); dalle collaborazioni prestate come soggettista e sceneggiatore a film di altri amici registi; da una bibliografia essenziale; dalla classifica redatta dallo stesso Bergman dei suoi 11 film preferiti.
Iscriviti a:
Post (Atom)