Sono riuscito a produrre una edizione abbastanza buona, qualitativamente e formalmente del libro dedicato al Maestro che avevo in mente da tempo.
Il mio saggio è, strutturalmente, diviso in quattro parti distinte:
- la prima parte è composta da una Presentazione e dai tre capitoli. In essa l'autore traccia i presupposti e le linee guida del suo saggio e tratta delle influenze culturali, drammaturgiche e filosofiche sulla cinematografia di Ingmar Bergman dei suoi tre grandi predecessori scandinavi, riconosciute pubblicamente dallo stesso Maestro: August Strindberg, Soren Kirkegaard ed Henrik Ibsen;
- la seconda è composta da undici capitoli: dal quarto al quattordicesimo. In essa l'autore fornisce, per ognuna delle undici opere che ha ritenuto le più importanti del regista - tutti capolavori indiscussi e indiscutibili - un'analisi filmica composta da un prologo, da una sinossi, da una recensione e da una conclusione, corredate da aneddoti e citazioni autografe del Maestro. Le 11 opere sono: Monica e il desiderio, Il settimo sigillo, Il posto delle fragole, La fontana della vergine, Come in uno specchio, Luci d'inverno, Il silenzio, Persona, La vergogna, Sussurri e grida, Fanny e Alexander;
- la terza è composta da una Appendice dedicata ad una discussione a tre voci sulla sessualità nel cinema del Maestro;
- la quarta ed ultima, è composta: dai commenti rilasciati dai colleghi registi; dalla filmografia completa (comprendente sia i film girati espressamente per il cinema, che i film girati per la TV e poi distribuiti anche nelle sale); dalle collaborazioni prestate come soggettista e sceneggiatore a film di altri amici registi; da una bibliografia essenziale; dalla classifica redatta dallo stesso Bergman dei suoi 11 film preferiti.
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