- Proprio mentre il grande cinema (e con esso, indirettamente, anche quello di Ingmar Bergman) subiva l'ennesimo affronto ad Hollywood nella serata degli Oscar (Max von Sydow non ha ricevuto la statuetta, che pure sarebbe stata meritatissima, per la Migliore interpretazione da Attore non protagonista, nel film "Molto forte, incredibilmente vicino" di Stephen Daldry, tratto dall'omonimo romanzo di J.S.Foer) a Stoccolma all'età di 88 anni, moriva Erland Josephson uno dei più grandi interpreti bergmaniani e uno dei più grandi attori si sempre. Aveva collaborato col Maestro in ben 13 film, tutti autentici capolavori:
- Piove sul nostro amore (Det regnar på vår kärlek) - (1946);Verso la gioia (Till glädje) - (1950);Alle soglie della vita (Nära livet) - (1958);Il volto (Ansiktet) - (1958);L'ora del lupo (Vargtimmen) - (1968);Passione (En Passion) - (1969);Sussurri e grida (Viskningar och rop) - (1972);Scene da un matrimonio (Scener ur ett äktenskap) - (1973);Il flauto magico (Trollflöjten) - (1975);L'immagine allo specchio (Ansikte mot ansikte) - (1976);Fanny e Alexander (Fanny och Alexander) - (1982);Dopo la prova (Efter repetitionen) - (1984)Vanità e affanni (Larmar och gör sig till) - (1997);Sarabanda (Saraband) - (2003)
- Aveva anche lavorato con altri grandi registi: Todoros Anghelopuolos; Peter Grenneway; Carlo Lizzani; Istvan Szabo; Damiano Damiani; Andrey Tarchowskj; Maj Zetterling, ed altri.
Indimenticabile in tutti i film interpretati con Bergman e con gli altri registi, ma, in particolare modo ci mancherà la sua spontaneità vera e partecipata in almeno tre capolavori bergmaniani, in quelli mi piace ricordarlo: "Sussurri e grida" dove interpreta David, un detestabile dottore amante di Karin, una delle tre sorelle;
"Scene da un matrimonio", dove interpreta il marito Johan e, infine, nella parte di Isak Jacobi nel grande affresco "Fanny e Alexander".
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