...I “tessitori” sono quelle persone che riparano le trame ...perdute, ricostruiscono la memoria comune e riavvolgono i fili del nostro passato. La perdita dei ricordi, del passato, della memoria, delle tradizioni è malattia della nostra epoca e allora serve a questo il faticoso lavoro di chi cerca di recuperare quello che si è perso: sfidare l’oblio rinverdendo i ricordi. Ma quelle persone sono anche ...tessitori di sogni, perché con passione e coraggio proiettano il meglio del passato su un mondo futuro migliore..."
Le mie storie non sono testi solenni ma sono normalmente brevi, come epigrafi, e in esse tento di mettere nella giusta luce brandelli di vite delle persone che ho conosciuto. Anche questa raccolta di racconti, infatti, è stata resa possibile dalle persone e dalle loro vite (normali, in molti casi; straordinarie, in alcuni); dalle loro esperienze di vita (normali, in molti casi; strane, in alcuni), dagli aneddoti a loro legati, dai racconti: raccolti personalmente da me o riportati da altri testimoni. Dalla quantità di queste informazioni è possibile ricostruire un modo di vivere, anzi, un modo di intendere la vita che, probabilmente, non esiste più; che è scomparso e che non è più possibile riesumare, se non attraverso la narrazione, le parole scritte, in una parola, i racconti.
domenica 26 ottobre 2014
sabato 25 ottobre 2014
uno stralcio del mio nuovo libro: Una vita, un romanzo.
"Un bel
pomeriggio presto, era la fine di settembre, mentre studiavo per preparare
l'esame di Storia del Diritto Italiano, mi chiamò al telefono il delegato provinciale
della DC e mi chiese se volevo partecipare a un corso di formazione politica
che il partito regionale aveva organizzato a Rieti.
Avevamo
due posti e potevo portare con me un amico.
Saremmo
stati ospitati per una settimana in un convento cistercense, su un monte che
domina la città dall'alto.
Dissi
subito di si. Telefonai ad Erasmo, che all'epoca era il mio braccio destro, e
nemmeno dopo un'ora partimmo da Formia, col treno alla volta di Roma.
A Roma
avevamo appuntamento con una cinquantina di altri studenti. Ci saremmo spostati
a Rieti col pullman.
Anche quella fu un'esperienza entusiasmante e mistica al
contempo.
Per una
settimana vivemmo come frati, immersi in un'atmosfera cenobitica ma piacevolmente
surreale.
Mangiavamo
nel refettorio dei frati, zuppe preparate con gli ortaggi coltivati nel loro
orto.
Ricordo
che al mattino presto del nostro primo giorno di permanenza, mentre ancora
dormivamo ognuno nelle propria cella, fummo svegliati, dalle note dolci delle
Quattro stagioni di Vivaldi.
E quella
sarebbe stata la nostra sveglia per le mattine successive.
Dopo
colazione, iniziava la nostra giornata.
La
mattinata era tutta occupata dalle lezioni di Diritto Pubblico e di Diritto Amministrativo.
Una vera manna per me che studiavo legge.
Poi a
pranzo nel refettorio, coi frati.
Un po’ di
riposo postprandiale e ancora lezioni nel pomeriggio.
Dopo cena,
una capatina in un pub al centro di una città che ricordo ben tenuta e con
qualche bel posto da visitare, ma tutto sommato sonnacchiosa.
sabato 11 ottobre 2014
Il racconto della strage dei soldati francesi a Coreno nel marzo del 1799
La mia ultima pubblicazione.
Si tratta di un racconto immaginario di un fatto storicamente avvenuto e documentato:
La strage di soldati francesi avvenuta a Coreno nel marzo del 1799.
Tra narrazione e storia la cronaca di uno degli avvenimenti più drammatici della intera storia del "piccolo borgo della pietra millenaria".
Buona lettura!
http://www.lulu.com/spotlight/salvatoredotruggiero57atgmaildotcom
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