Ho
un amico in paese, quasi coetaneo, che scrive poesie e mi va
particolarmente a genio.
Ed io penso di andare a genio a lui.
Quando c'incontriamo, anche ogni due tre giorni, lui, fingendo una
piacevole sorpresa, mi si rivolge dicendo: "Scrittore
Ruggiero!"; ed io, mentre avanziamo l'uno incontro
all'altro, mi rivolgo a lui, fingendo anch'io sorpresa e dicendogli:
"Poeta Quirino!"
Poi, per completare l'incontro, ci
abbracciamo, incrociando ognuno le sue braccia robuste intorno alle
spalle e alla schiena dell'altro e abbozzando un bacio su ciascuna
guancia.
E' da un po' che lo facciamo e la storia rischia di andare
avanti ancora per molto.
Ed io, da un po', mi sono accorto che siamo
i soli che lo fanno, in paese.
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