PRETENZIOSO
E PRESUNTUOSO COME LA QUASI TOTALITA' DEI FILM FRANCESI, SPECIE QUELLI
DEI CRITICI INTELLETTUALI CHE ANNOIATI DALLA SCRITTURA SI MISERO A FARE FILM. COME DIRE: SE DOBBIAMO ANDARE A VEDERE E RECENSIRE LA MERDA DI ALTRI, PRODUCIAMOLA NOI!
Il film è freddo e inutilmente intellettualistico.
In più non ha sviluppo pur pretendendo di averne uno.
Dall'inizo alla fine dominano le allusioni e gli attori si muovono sulla scena come
marionette.
Avesse letto qualcosa di Strindberg il nostro eroe?
La lentezza è esasperante, il manierismo insopportabile, la serietà
ostentata, le parole al vento, i preziosismi senza senso.
Film sperimentale,
come quasi tutti quelli di Resnais - una mezza tragedia per il cinema,
che è movimento, almeno di idee - e, sicuramente, dei peggiori per scelte espressive
emblematiche.
Un gioco perverso, fatto di inutile erudizione, lontano da
qualsivoglia processo culturale.
Una sorta di sciarada per iniziati.
Un codice cifrato per intelligentoni annoiati e cinefili snobboni.
Non mi
sorprende affatto che i cultori di questo film mettano "Mullholland Drive" tra i
loro preferiti! Una curiosità: Il soggetto è di Alain Robbe-Grillet
altro cervellotico visionario, appartenente alla scuola del "nouveau roman", famoso solo per essere autore di un
film che gli somiglia: "Spostamenti progressivi del piacere". Certo un
caposaldo della cinematografia anch'esso!
di Alain Robbe-Grillet ho visto "L'uomo che mente", pesante, prescindibile
RispondiEliminacaro francesco,
Eliminaforse c'è anche chi ancora ne scrive! :-)