La sua carriera nel cinema inizia alla fine degli anni Cinquanta, da una folgorazione avuta davanti a un film di Ingmar Bergman, «Il settimo sigillo». «Era il 1958 e con un gruppo di amici siamo andati all'Arlecchino che, allora, nei mesi estivi, proiettava quei film che allora venivano chiamati "film d'arte" quelli, detto in altri termini, che non incassavano durante l'anno - aveva raccontato tempo fa Nolli - Lì abbiamo visto "Il settimo sigillo" e la settimana dopo "Il volto" di Ingmar Bergman ed è stata una vera e propria rivelazione.
Tanto che all'uscita dalla sala ci siamo detti che questi erano film che meritavano di essere visti da un pubblico più vasto e non solo per pochi: è stato lì che abbiamo deciso di fondare un cineclub».
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