venerdì 23 novembre 2012
Storie di paese. 9
Quest'estate, una domenica pomeriggio qualsiasi, ero nella villa comunale, seduto molle su una panchina: oziavo semplicemente, mentre i bambini giocavano con i loro amichetti.
Mi si è avvicinata una bambina piccola, avrà avuto non più di 2 anni, camminava appena speditamente.
Mi guardava attentamente tutto, mi squadrava dalla testa ai piedi, finchè il suo sguardo indagatore non si è fermato sulle scarpe.
Pare che proprio le mie scarpe nuove attirassero la sua attenzione, stuzzicassero la sua curiosità.
Dopo un po, quando la sua fissità si stava facendo imbarazzante e non sapevo come uscirne, mi si è rivolta, apparentemente senza alcun timore reverenziale e mi ha detto: "Scarpe rosa... proprio belle!"
Alludeva alle mie New Balance nuove nuove comprate da poco e per poco in un out-let, con inserti di suede rosa e rosa anche il logo.
Ai miei tempi a nessun bambino sarebbe venuto in mente di esternare, con una tale sicurezza, direi ...sfaggiataggine, un pur lusinghiero giudizio estetico sull'abbigliamento di una persona adulta.
Ma che dico? Nemmeno sarebbe mai venuto in mente di rivolgersi ad un adulto in modo così diretto.
Anche questo è un piccolo segno di come siano cambiati i tempi.
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