venerdì 16 dicembre 2011

Travaglio, la tracciabilità dei pagamenti e il ...Bancomat.

Sull'ultimo numero della rivista "A" mi sono imbattuto nel fondo di Marco Travaglio che conteneva l'elogio del bancomat come unico sistema di pagamento adatto a tracciare i pagamenti e combattere l'evasione fiscale.
Una specie di "spottino" (surrettizio) in favore dei nostri beneamati istituti di credito.

Cercherò di inviare questa mia riflessione al giornale tramite una mail, intanto la pubblico sul mio blog, sperando che qualcuno la legga.

Ma Travaglio lo sa che avere un conto corrente oggi è un lusso per pochi?
Lo sa che, per pagare con la carta Bancomat bisogna avere una carta Bancomat?
E che che per avere una carta Bancomat bisogna avere un conto corrente?
E che per avere un conto corrente bisogna pagare non meno di 5,5 euro al mese di canone e 8,25 ogni trimestre di spese di bollo?
E fanno almeno 99,00 euro all'anno.
E lo sa che se hai il conto corrente e fai operazioni, non al Bancomat avanzato (sarebbero gratuite se non fosse "rotto" o fuori servizio) ma allo sportello, paghi 3,00 euro ad operazione e se ti fai cambiare un assegno pretendono 7,00 euro?
E lo sa che se devi fare un bonifico ti chiedono anche 14,00 euro (contro i 6,00 dei Vaglia Ordinari Postali)?
Ed altre amenità che tutti sanno; solo lui mostra di non sapere.

Per la serie:
Le banche?
E' più morale rapinarle che fondarle.
E non lo dico io ma l'ha detto Bertolt Brecht.

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